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I MAGNIFICI 6: IL CONTEST DELL'ANNO!

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Prima che agosto cominci e si vada tutti in meritata vacanza, vogliamo lasciarvi con una splendida sorpresa che ci auguriamo possa essere di stimolo e soddisfazione per tutti voi.
Come anticipato nella nostra periodica Newsletter, l'AIFB ha siglato di recente un importante protocollo di intesa con l'Associazione Nazionale Città dell'Olio. Numerosi sono i progetti in divenire, ma il primo segno di questa biunivoca collaborazione è un bellissimo Contest, pensato per celebrare il ventennale di attività delle Città dell'Olio attraverso la celebrazione del loro costante messaggio: proteggiamo e valorizziamo la Dieta Mediterranea e con essa l'Olio Extra vergine d'Oliva
Ecco quindi il contest che viene lanciato oggi in esclusiva per i soci AIFB e che si chiama "I magnifici 6", come i fondamenti della Dieta Mediterranea italiana. 
Avrete tempo fino al 1 Novembre per cimentarvi in una ricetta per categoria, utilizzando la versione tradizionale o un'interpretazione personale e creativa. Ma quello che vi chiediamo è di NON MANCARE, perché il premio è una cosa di assoluto prestigio e un'occasione più unica che rara.
Ecco di seguito i 6 pilastri della nostra dieta:

           PANE
Nella lingua di Omero, mangiar pane è sinonimo di umanità: gli uomini, infatti, sono detti “sitofagoi”, mangiatori di pane, appunto, a conferma di come questo alimento sia stato percepito da subito come essenziale alla vita stessa e alla formazione di una precisa identità culturale, legata alla geniale intuizione che porta alla creazione di qualcosa che in natura non esiste, partendo da una insospettabile spiga. Va precisato, però, che nell'antichità “pane” era un impasto cotto sul fuoco, a partire da qualsiasi farina, non solo da quella ricavata dal grano: per i poveri, erano le castagne a costituire l'ossatura della loro alimentazione e la dieta mediterranea poté contare sin dall'inizio sull'enorme apporto nutritivo offerto dai legumi e dai cosiddetti cereali inferiori che, con le loro “farine”, hanno rappresentato la quotidiana garanzia di sopravvivenza per i poveri nel corso della storia, fotografando un'economia basata sull'autoconsumo. Il grano era riservato alle tavole dei nobili e dei ricchi, mentre il “pane nero” divenne metafora di una lotta per la vita, almeno fino alla metà del secolo scorso: oggi, il paradosso del benessere ci porta alla riscoperta di quelle antiche farine, apprezzate e nobilitate fino all'inversione dei prezzi di mercato e al recupero dei semi più antichi, in un panorama sempre più ampio.
Appartengono alla categoria: tutti i tipi di pane lievitati e non lievitati (lievito madre, lievito di birra, lievito liquido), le focacce, le pizze, le preparazioni a base di farine alternative cotte in forno (castagnaccio, farinata, etc.)

          PASTA
     Bando alle leggende, che la vogliono importata dalla Cina, da parte di un Marco Polo tanto curioso quanto goloso: la pasta è un'invenzione tutta mediterranea, presente già sulle tavole dei Greci e dei Romani, come làganon o lagana, sottili strisce di pasta liscia, usate anche come sfoglia per i ripieni, lontanissime parenti delle nostre lasagne. Furono gli Arabi, con tutta probabilità, a diffondere l'uso della pasta secca, che approdò in Italia nel Medioevo: il primato in Italia tocca a Genova (la prima menzione risale ad un atto notarile datato 2 agosto 1244) e da qui si diffuse presto in tutta Italia, assieme all'uso della forchetta, che nacque con l'espresso scopo di raccogliere la pasta nel piatto (ad comedendum macherones) e solo successivamente  fu estesa a tutto il resto, diventando da stranezza per pochi a sinonimo di buone maniere per tutti. 
      Appartengono alla categoria: tutti i tipi di pasta fresca o secca, asciutta o in brodo. Esclusa la pasta ripiena, presente nella categoria n 4.

       PESTO
In principio fu l'aggiadda, una salsa agliata in voga nel XIII secolo con il duplice fine di insaporire e di conservare il cibo, oppure addirittura il moretum, un intingolo cremoso a base di formaggio, erbe e frutta secca, che rallegrava i pasti dei Romani quando erano ancora un popolo di pastori, frugali e parchi nel mangiare. Quali che siano i suoi antenati, è certo che il Pesto costituisce la variante più nota delle salse preparate nel mortaio, strumento antichissimo, usato originariamente in area mediterranea per macinare il grano e poi, dopo l'invenzione del mulino, destinato a diventare il fulcro della cucina domestica. E' al sapiente uso del mortaio che si deve la nascita delle cosiddette  “salse pestate” che troveranno nel Medioevo la loro massima espressione: salse fredde, a base di aglio, erbe, frutta secca e spezie, dosate secondo il palato del cuoco e pestate finissime e poi filtrate, in modo da risultare vellutate e cremose e così buone da essersi protratte, pur con le dovute varianti, fino ai giorni nostri.
Appartengono a questa categoria: il pesto alla genovese, il pesto alla Trapanese, l'agliata, la salsa di noci, la salsa di pinoli, il pistou, il pesto di fave, la rouille, l'anchoïade, l'hummus, etc. Tutte le preparazioni possono essere presentate come singola ricetta o in abbinamento ad altra ricetta.

TIMBALLO
Celebrato sulle tavole dei nobili come manifestazione concreta della loro opulenza e del loro potere, il timballo ha un ruolo nella storia dell'alimentazione che travalica il suo valore simbolico per trasformarsi in un trait d'union insospettabile fra la mensa dei ricchi e quella dei poveri: un morbido ripieno racchiuso in un guscio di pasta rappresentava, infatti, l'antesignano del piatto unico nonché l'escamotage più goloso per riciclare avanzi o parti meno nobili, dando l'illusione a chi se ne cibava di nutrirsi da re.
Appartengono alla categoria: tutte le paste fresche ripiene, le torte salate, le preparazioni in crosta e i timballi.

SCAPECE
Non un piatto tipico, ma un metodo di conservazione trasversale alla nostra Penisola e così gustoso da dare il suo nome a molte preparazioni prevalentemente a base di pesce e di verdure. Dalle sarde in saor alle boghe all'aggiadda, dalle zucchine alla scapece alla trota in carpione, passando per lo Scabeccio del Piemonte e della Liguria, questa antica forma di preservazione degli alimenti più deperibili dalle origini incerte (per alcuni, deriverebbe dalla cucina romana, per altri da quella araba) è il vero trait d'union che accomuna la manipolazione di ingredienti deperibili e di pronto consumo.
Appartengono a questa categoria tutte le preparazione che prevedono questo trattamento: incluse le conserve salate di ogni genere.  

PANI DOLCI
La centralità del pane nella dieta mediterranea è testimoniata anche dalla natura dei dolci più tipici che hanno come elemento di base l'impasto del pane, dolcificato con miele o vino dolce e arricchito con frutta secca e spezie.  Fu l'arrivo degli Arabi a portare la canditura (della frutta, ma anche dei fiori), le acque aromatiche e l'utilizzo delle paste di frutta, di mela, di cotogna, di noce verde e ovviamente di mandorle, oltre ai torroni e ai dolci fritti. I due filoni si intersecarono presto, grazie all'opera delle monache nei conventi, dando vita ad una produzione dolciaria ben connotata, che seppe fondere la robustezza degli ingredienti autoctoni con la raffinatezza di quelli importati, attraverso una rapida padronanza delle tecniche e una sempre più profonda consapevolezza di una propria autonomia.
Appartengono a questa categoria: tutti i pani dolci, i dolci antichi ed i biscotti secchi di tradizione contadina, ricette antiche che prevedano l’utilizzo di pasta di mandorle/pistacchi/noci, o con presenza di fichi secchi, canditure e cotognate. Lievitati e non.


REGOLAMENTO:
· Il contest comincia oggi e termina alla mezzanotte del 1 Novembre 2014.

· Ogni partecipante potrà pubblicare al massimo 1 ricetta inedita (cioè realizzata esclusivamente per questo contest e non pubblicata in precedenza) per ognuno dei 6 temi proposti, quindi un massimo di 6 ricette.

· Le ricette presentate potranno partecipare esclusivamente a questo contest.

· La ricetta potrà essere indifferentemente fedele alla tradizione o realizzata con interpretazione creativa e personale sempre rispettando il tema proposto.

· Nella selezione dei finalisti, verrà tenuto conto del livello di approfondimento nell’uso degli ingredienti e nel loro corretto utilizzo in base ai dettami della Dieta Mediterranea ed anche della storia che ognuno vorrà raccontare circa il piatto proposto.

· Le ricette dovranno essere pubblicate sul proprio blog e linkate a questo post, inserendo il banner al termine del post.

· Nella sidebar dovrà essere pubblicato il banner del Contest linkato a questo post.

· Verranno selezionati 6 vincitori, uno per ogni categoria. La giuria sceglierà il vincitore assoluto nella rosa dei 6.

· Il vincitore assoluto sarà ospitato alla premiazione che avverrà a Siena il 28/29 Novembre 2014 in occasione della tappa finale di Girolio e riceverà come premio la partecipazione ad un corso di cucina presso la scuola di Alfonso Iaccarino a Sant’Agata sui Due Golfi.

LA GIURIA: 
Uno splendido parterre di giurati espertissimi, a partire da Alfonso ed Ernesto Iaccarino, chef del ristorante Don Alfonso 1890 a Sant'Agata dei Due Golfi, Carlo Cambi, giornalista eno-gastronomico, Enrico Lupi, Presidente Associazione Nazionale Città dell'Olio, Anna Maria Pellegrino, Presidente AIFB. 


Vi aspettiamo tutti. Partecipate con entusiasmo al Contest più bello dell'anno! 


Trofeo Salera: un risotto al Radicchio con piccione e vinsanto a giusto coronamento di una giornata speciale

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Giunto alla sua terza edizione, il Trofeo Salera non ha deluso le aspettative dei 250 invintati ad uno degli eventi del nostro Bel Paese dedicati alle eccellenze ed il Riso Carnaroli stagionato 4/5 anni, sicuramente uno di quei prodotti che molti chef, anche stellati, hanno conosciuto, apprezzato e condiviso nei propri menù.

Ecco perché Giancarlino Salera, il papà di questo riso unico, insieme ai figli Pierluigi ed Ilaria, ha aperto le porte dell'Azienda di Garlasco agli amici che con lui condividono i l'amore ed il rispetto per la terra e per i prodotti che essa produce, coinvolgendoli ad assistere ad una gara “all'ultimo mestolo” che ha visto contendersi lo scettro di miglior risotto tra 18 cuochi della F.I.C., Associazione Cuochi Lombardia e altre regioni d'Italia.


Ma per gli appassionati delle eccellenze che il nostro paese sa produrre vi è stata anche l'occasione unica di visitare i luoghi dove questi vedono la luce, ovvero i campi, accompagnati da Pierluigi Salera che ha raccontato ai presenti quelli che sono il ciclo produttivo, la semina, il raccolto, la lavorazione e la stagionatura del cereale più coltivato e più consumato al mondo.


Tra una “risottata” e l'altra la presenza di alcuni produttori dell'enogastronomia di altissima gamma e tra questi l'Olio Ventura, il Culatello La Scapinera, la Brisaola dell'Officina Gastronomica Madesimo dello chef stellato Masanti, l'Aceto Balsamico Biagini, La birra di riso del Birrificio Sgaraunda, i formaggi Taddei, Agroselezione Italia con il suo parmigiano, i vini e i distillati della Cantina Montù, le Olive Amanida, i Sapori Bresciani con il Bagoss e, della Pasticceria Morlacchi, il sorprendente Panettone Estivo Pesca e Rosmarino. In assoluta anteprima il biscotto "bergamasco" di mais prodotto da un’idea del connubio Morlacchi-Salera. Tutto ciò accompagnato dalle bollicine Franciacorta Monzio Compagnoni.
Inoltre la collaborazione tra Pentole Agnelli e Salera, amici di vecchia data, è stata di gran impatto anche in questa occasione, in cui gli strumenti di cottura utilizzati erano appunto quelli dell'azienda di Lallio, in Bergamo.
Il lavoro della FIC lombarda diretti da un’instancabile Fabrizio Camer ha permesso a 18 cuochi da diverse regioni italiane di cimentarsi cucinando un Carnaroli riserva stagionato 4/5 anni, un prodotto di altissima qualità è stato tostato, cucinato, mantecato e servito a regola d’arte, perché nell’eccellenza, l’arte è una componente fondamentale. Gli ingredienti, le idee, le scuole di pensiero si sono viste in campo a colpi di mestolo, alla presenza di una giuria con nomi del calibro di Francesco Gotti, chef tra i migliori al mondo, il Presidente Fic Lombardia, Carlo Cranchi, lo chef stellato Stefano Masanti, Nadia Vincenzi con la sua esperienza nel settore ristorazione, Juri Badalini FoodBlogger di Acquaementa.com e c'ero anch'io (in quanto cuoca della Fic, Padova e Terme Euganee).

La giuria non avuto dubbi, a vincere il Trofeo è stato Gabriele Nassar, un ragazzone toscano dal sorriso contagioso che ha sbaragliato gli avversari con il suo risotto al Piccione, radicchio e vin santo. E pensare che si è presentato in ritardo per una coincidenza ferroviaria saltata, cose di tutti i giorni per noi italiani. Medaglia d'argento Morena Maci, con il suo risotto al Mojito, terza piazza per la padovana Giada Favaro giovane promessa della sezione Fic di Padova e Terme Euganee. A pari merito tutti gli altri cuochi in gara, divertiti ed emozionati di aver partecipato ad una competizione in stile “country” come del resto lo è una cascina circondata da 200 ettari di piante di riso, ma dalle qualità eccelse in tutto quello che si è visto, dall'accoglimento, alla visita nelle risai e nella struttura per stoccaggio del riso, le presentazioni live degli chef come in un vero reality-contest, agli assaggi dei prodotti dove gli espositori hanno avuto modo di confrontarsi con un pubblico di addetti ai lavori e quindi attenti alle qualità e caratteristiche di un'eccellenza.

Sono felice della riuscita dell'evento e della presenza di molti amici ed addetti ai lavori – sono le parole di Ilaria Salera, Dir.Comm. Azienda Agricola Salera – abbiamo lavorato sodo per rendere accogliente quella che è un'azienda agricola con tutti i suoi pregi e difetti, lo sforzo fatto ci ha ripagato con una bella giornata di festa ricca di sapori ed emozioni. Vedere questi ragazzi così giovani cimentarsi con tanta maestria al cospetto di cuochi con molta più esperienza ci fa capire quanta passione c'è dietro questo mestiere, un'arte che appaga sempre chi lo fa con amore. Volevo anche ringraziare gli amici addetti ai lavori che sono venuti qui a trovarci e i produttori che ci hanno accompagnato in questa avventura con la loro disponibilità e professionalità. Vi diamo appuntamento alla prossima edizione.”



L'appuntamento, da non perdere e da segnare con anticipo nelle vostre agende, sarà per il prossimo anno, e nel frattempo abbiamo un anno di tempo per imparare a conoscere, e cucinare, il buon riso italiano.

L’intera manifestazione è stata raccontata nella pagina Soci Aifb da Juri di Acquaementa.com e verrà raccontata ancora nei prossimi giorni sulle pagine Fb e youtube: Azienda Agricola Salera - Twitter: @risosalera e www.salera.it con fotografie, racconti, le ricette, le interviste ai protagonisti e i video dell'evento.

MortadellaBò

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http://www.mortadellabo.it/home.php

Al grido “Chi la fa l'affetta!”, Bologna si prepara a celebrare uno dei prodotti simbolo della sua antica storia gastronomica: la Mortadella Bologna IGP. Dopo il grande successo della “prima” dello scorso anno, MortadellaBò - il grande evento organizzato dal Consorzio Mortadella Bologna - in programma da giovedì 9 a domenica 12 ottobre 2014, si profila quest’anno ancor più ricco di spunti e iniziative (www.mortadellabo.it).
Quattro giorni che avranno come splendida cornice il cuore di Bologna – Piazza Maggiore - suggellando il profondo legame che da sempre lega la cultura gastronomica felsinea alla sua Regina Rosa, una protagonista della tavola che tutto il mondo le invidia. Ricchissimo il calendario – ancora in divenire - della manifestazione, che punta a coinvolgere in maniera trasversale il pubblico di curiosi e appassionati, di grandi e piccini, con una serie di momenti “in rosa” dedicati al palato. E non solo.
Accanto agli stand di degustazione e vendita, saranno, infatti, organizzate tavole rotonde e incontri di approfondimento, laboratori di degustazione e di cucina tenuti da esperti e rinomati chef, giochi e intrattenimenti a tema dedicati a tutta la famiglia, e ancora numerose iniziative che allargheranno alla città di Bologna il circuito della manifestazione: fra questi il coinvolgimento fattivo di ristoranti e botteghe del gusto, di locali aperitivo, di musei e dell'intero tessuto commerciale.

L’AIFB sarà protagonista con i propri soci presso il Polo Didattico di MortadellaBò che sarà allestito in piazza Maggiore e ospiterà nei 4 giorni della manifestazione un ricco calendario di appuntamenti. I soci AIFB saranno coinvolti nell'area laboratori con delle lezioni di cucina che avranno, come protagonista principale, la Mortadella Bologna IGP.

PER LA CANDIDATURA ACCEDI QUI ALL'AREA RISERVATA


Questi i principali numeri dell'edizione 2103:
100.000 i visitatori presenti nelle quattro giornate dell'evento; 38.722 le visualizzazioni sul sito web nei giorni dell'evento; 33.000 le fette di Mortadella Bologna IGP servite nella Mortadelloteca; 12.000 fra panini e tigelle consumati allo spazio FingerFood in Rosa; 5.000 i kg di Mortadella Bologna IGP venduti nell'Emporio in Rosa; oltre 3.000 i bambini coinvolti nelle attività di intrattenimento; 1.000 i kg di Mortadella Bologna IGP offerti in degustazione; oltre 1.000 i partecipanti alle degustazioni gratuite guidate; oltre 500 i partecipanti ai laboratori gratuiti guidati; oltre 40 i ristoranti di Bologna e provincia aderenti a Menu in Rosa; 36 gli chef coinvolti nel Ristorante in Rosa; 17 le aziende produttrici del Consorzio presenti agli stand.

CLICK: CORSI DI FOOD PHOTOGRAPHY

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Chi non è mai stato colpito da una fotografia di food a tal punto di aver voglia di sfondare lo schermo del computer, di entrare nelle pagine di un libro o di una rivista, per poter assaggiare il cibo ritratto? Le sensazioni che un’immagine ci regala sono molteplici e non sono frutto di casualità ed improvvisazione. La fotografia (di cibo) è un’arte e come tale richiede la conoscenza dei principi e delle tecniche che, una volta appresi, potranno essere utilizzati al servizio della nostra fantasia e creatività, con il risultato di ottenere una foto che valorizza la fatica fatta ai fornelli.

Uno degli strumenti più cari ai food blogger è senza dubbio la macchina fotografica; spesso accade di non conoscere tutte le sue potenzialità perché non abbiamo il tempo di approfondire la tecnica o magari nessuno a cui rivolgerci per risolvere i nostri dubbi. Per non parlare delle indecisioni che molti di noi hanno (o hanno avuto) in merito al primo obiettivo da acquistare, al tipo di luce da usare e sul significato di termini come profondità di campo, diaframma e tempo di posa.


Per tutte queste ragioni e per altre ancora che ogni food blogger potrebbe raccontare, l’AIFB-Associazione Italiana Food Blogger è lieta di proporre ai propri SOCI ma anche ai NON SOCI(food blogger), due corsi di FOTOGRAFIA (base e avanzato) che saranno tenuti da un professionista di eccezione, il fotografo PAOLO PICCIOTTO(*).

(*)Fotografo professionista, lavora per importanti riviste come Bell'Europa, Bell'Italia, Dove, Itinerari e luoghi, La cucina italiana, Marie Claire Travel. Le sue fotografie sono state usate in molte guide turistiche come Touring, EDT Lonely Planet, Michelin, Geo e City Book Mondadori. Lavora per Reed Gourmet, Gribaudo e Trenta Editore e le sue immagini compaiono sui libri di cucina di molti chef stellati. (sito web)

A noi piace fare le cose per bene e un passo alla volta, pertanto i nostri corsi sono incentrati solo sulla FOOD PHOTOGRAPHY e sono rivolti a tutti, ma proprio tutti, i food blogger che desiderano iniziare o migliorare le proprie competenze in questo ambito.

Vi abbiamo incuriosito? Non vedere l’ora di partecipare? Proseguite la lettura e scoprite come iscrivervi.


CORSO ANTIPASTO
Vuoi acquistare una fotocamera reflex? L'hai appena ricevuta in regalo? Vuoi qualche suggerimento su come usarla? Vuoi capire che luci si possono usare per un set di food? Quale obiettivo può servire? Quando lavorare a mano libera e quando con il treppiede?

  • PREREQUISITI: forte motivazione all'acquisto di fotocamera reflex, ma non è necessario averla.
  • DATA: 27 Settembre 2014
  • LUOGO: Milano
  • COSTO: Socio AIFB: 85,00 euro. Altri food blogger: 110,00 euro (costo comprensivo di tessera AIFB)
  • DURATA: Dalle 10 alle 17 (con 30 minuti per la pausa pranzo)
  • NUMERO DI PARTECIPANTI:
massimo 12 persone per sessione
Le prescrizioni per questo corso dovranno pervenire entro il 14 settembre.



CORSO PIATTO FORTE

Sei già pratico della tua fotocamera reflex e dei suoi obiettivi? Vuoi costruire un set food studiando in modo approfondito la composizione e le luci? Vuoi scoprire come scattare con flash, luci fisse e luce naturale? Vuoi scoprire qualche trucco per evitare di acquistare una mega attrezzatura?

  • PREREQUISITI: conoscenza di base delle tecniche di esposizione (sensibilità, tempo, diaframma) e delle focali (normale, macro, zoom, tele ecc.)
  • DATA: 18 Ottobre 2014
  • LUOGO: Milano
  • COSTO: Socio AIFB: 85,00 euro. Altri food blogger: 110,00 euro (costo comprensivo di tessera AIFB)
  • DURATA: Dalle 10 alle 17 (con 30 minuti per la pausa pranzo)
  • NUMERO DI PARTECIPANTI: 
massimo 12 persone per sessioni.
Le prescrizioni per questo corso dovranno pervenire entro il 5 ottobre.


PER ISCRIVERSI:
  • Inviare una email all’indirizzo partecipo@aifb.it indicando a quale corso si desidera partecipare (è possibile iscriversi ad entrambi i corsi). I corsi sono a numero chiuso e vale la regola del ‘chi primo arriva’.
  • La segreteria AIFB informerà via email le persone che potranno partecipare al corso rispettando l’ordine di arrivo delle richieste.
  • Entro una settimana (di calendario) dalla email di conferma della Segretaria, il partecipante dovrà effettuare il bonifico bancario a:
Associazione Italiana Food Blogger
BANCA PROSSIMA – Filiale 05000 Piazza Paolo Ferrari, 10 - 20121 Milano
IBAN IT94 T033 5901 6001 0000 0079 091
Per bonifici entranti dall’estero aggiungere il BIC: BCITITMX

Specificando nella causale del pagamento il proprio nome e cognome, la data e il titolo del corso (es: Lucia Bianchi, contributo per il corso di fotografia Antipasto del 27 settembre 2014)

Dovrà essere inviata copia del bonifico all’indirizzo email sopra indicato.
  • Se dopo una settimana (di calendario) dalla email di conferma della Segreteria non fosse pervenuto alcun pagamento, la Segreteria invierà una emai di sollecito al partecipante e, dopo due giorni, in caso di mancata risposta, la prenotazione verrà annullata.
  • Il corso sarà confermato solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. L'AIFB si riserva la facoltà di cancellare il corso per il non raggiungimento del numero minimo e per motivi non derivanti dalla propria volontà. Nel caso di annullamento del corso da parte dell’AIFB, la quota versata sarà restituita tramite bonifico bancario.
  • In caso di annullamento, da parte del partecipante, 10 giorni prima dall'effettuazione del corso, la quota di iscrizione non verrà restituita se non in caso di sostituzione di partecipante(sarà tenuta una lista d'attesa a questo proposito).

Le Terme Euganee: a fine agosto tra cultura enogastronomica e wellness solo per i Soci AIFB

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Cosa vi suggerisce la parola “salso-bromo-iodica ipertermale”? E se a questo scioglilingua aggiungo “Colli Euganei” vi vengono in mente le Terme? Certo che si, anche perché già in epoca romana le Terme euganee venivano definite “acquae patavine”, le incredibili acque di Padova che sapevano donare salute e benessere, nei luoghi per eccellenza deputati al relax.
Ma il bacino termale non è solo terme, per quanto conosciute da oltre duemila anni, e non sa offrire solo acque e fanghi quasi miracolosi ma testimonianze di arte e cultura e naturalmente di buon cibo.

Il buonissimo prosciutto crudo di Montagnana, antico borgo medioevale cinto da mura merlate

Ecco, questo è un piccolo assaggio di quanto, con alcuni amici di Padova e Terme Euganee, abbiamo deciso di offrire ad un gruppo Soci Aifb, che avessero appunto voglia di scoprire questa parte del Veneto così ricca di storia, di cultura enogastronomica e di benessere.

Durante la serata del 28 agosto inoltre, osservati dalla “severissima” giuria composta da Fausto Arrighi, Marco Colognese e Daniele Gaudioso (accademici dell’Accademia della Cucina Italiana e giornalisti enogastornomici) e supportati in tutto dalle brigate di alcuni ristoratori locali ci si sfiderà a colpi di mestolo, nella corte del ristorante “Da Ballotta”, per una “singolar tenzone” con i prodotti locali.

L'unico ed inimitabile "Brodo di Giuggiole" che proprio ad Arquà Petrarca hanno trovato un microclima ideale

Dal 27 al 30 agosto, quindi, vi aspettiamo (ci sarò anch’io ad accogliervi) con il programma che segue, in via di ulteriore perfezionamento, visto anche i tempi strettissimi:

“Foodblogger in Corte da Ballotta”: Terme – Wellness - Storia - Buon Cibo
27/28/29/30 Agosto 2014

27 agosto
Arrivo presso Grand Hotel Montegrotto (http://www.grandhotelterme.it/it/)

ore 17
Briefing per realizzazione e coordinamento cena “Foodblogger in Corte da Ballotta“ avente per tema la realizzazione di un piatto con alcuni proodotti tipici dei Euganei/Patavini.
ore 19
Aperitivo di benvenuto della proprietà con presentazione dell’Hotel ospitante.
Cena presso ristorante panoramico 6^ piano, intrattenimento musicale e fine serata

28 agosto
ore 9
Colazione bordo piscina.
ore 10
Trattamenti termali estetici, cura del corpo, piscina, beauty e presentazione delle proprietà benefiche delle acque e fanghi termali di Abano e Montegrotto Terme.
ore 13
Pranzo a buffet ristorante bordo piscina e relax.
ore 16
Trasferimento dei Foodblogger presso Antica Trattoria Ballotta (http://www.ballotta.it/it/), per la preparazione di “Foodblogger in Corte da Ballotta”, evento inserito nelle manifestazioni di Confesercenti e delle Amministrazioni comunali di Montegrotto e Abano, per la realizzazione della cena per i convenuti preparata nelle postazioni-fuochi allestite per l'occasione.
Ore 20
Presentazione gara e cena.

29 agosto
ore 9
Colazione bordo piscina.
ore 10
Visita ad Arquà Petrarca (http://www.arquapetrarca.com), antico borgo medioevale rimasto intatto come quando accolse il sommo Poeta durante gli ultimi anni di vita, ed alcuni produttori locali.
ore 13
Pranzo presso un produttore. Rientro nel tardo pomeriggio e relax.
ore 20
Cena con le Tavole Tauriliane nelle Piscine Preistoriche (http://www.piscinepreistoriche.it/)

30 agosto
ore 9
Colazione bordo piscina saluto di commiato partenza.

L’invito è rivolto ai primi 10 Soci Aifb che ci scriveranno: saranno ospiti del bacino termale e dovranno sostenere solo le spese per raggiungere la Stazione di Padova: al resto ci pensiamo noi! Per info e prenotazioni: info@aifb.it

Anna Maria Pellegrino

Abano e Montegrotto: benessere, cultura e tanta eccellenza

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Si è svolto la scorsa settimana a Montegrotto Terme (PD) il primo Feel Good Festival, un omaggio al
benessere del corpo e della mente, in uno dei comprensori termali più importanti d'Europa. Quattro giorni interi che hanno coinvolto i comuni di Abano e Montegrotto, insieme ad albergatori, commercianti, ed Associazioni di questo poetico angolo del Veneto.
Una festa imperdibile, a cui hanno potuto partecipare anche fortunati soci AIFB, grazie alla famiglia Legnaro Corso che, con la nostra Presidente Anna Maria Pellegrino, ha reso possibile un'esperienza indimenticabile.
Il programma, già pubblicato QUI, si prospettava interessante e carico di aspettative: tre giorni interi,
durante i quali poter avvicinare e conoscere i trattamenti termali, percorrere alcune vie degustando le
eccellenze di cui il territorio padovano abbonda e, infine, anche la possibilità di condurre una giocosa sfida culinaria... E le aspettative non sono andate disattese!
Partiamo dalla struttura che ci ha ospitati: il Grand Hotel Terme, elegantissimo albergo a 5 stelle che ci ha accolti nelle sue zone wellness, dove una piscina di acque ipertermali a 38°, i percorsi aromaterapici e il prodigioso fango curativo hanno profuso i loro effetti benefici, coccolando e confortando la nostra permanenza, in preparazione della sfida.


Interessante è stato apprendere che il fango, per maturare le sue caratteristiche curative, dopo essere prelevato dai fondali di un laghetto all’interno di un’area protetta presso Arquà Petrarca, viene posto a maturazione in acque ipertermali, ad una temperatura costante di 38° per tre mesi. Durante questo tempo viene “colonizzato” da microorganismi e diatomee, che vi infondono proprietà antinfiammatorie, lenitive per le articolazioni e la struttura muscolare, perfetto quindi per coloro che praticano sport anche a livelli agonistici, ma pure per chi vuole concedersi preziosi momenti per la cura di sé, contrastando gli acciacchi di una vita sedentaria.
Le cure termali sono pratica antica, nota anche ai romani che proprio a Montegrotto costruirono diverse strutture note come “Terme Tauriliane”, le cui vestigia sono ancor oggi visibili presso le aree archeologiche recentemente musealizzate.
In questi spazi l'Associazione Tavole Tauriliane-Ristoranti in Torreglia ha allestito un banchetto “alla moda degli antichi romani”




accompagnato da approfondimenti e storie, narrate da esperti e commedianti, che ci hanno svelato come gli antichi autori vivevano il cibo, già all'epoca considerato “salutifero”. Il tutto immerso nella suggestiva e magica atmosfera delle fiaccole.La vera “chicca” però è stata per noi la sfida culinaria, condotta presso i locali dell'Antica Trattoria Ballotta



dove la titolare, la signora Cristina, ci ha supportati (e sopportati) nella preparazione dei piatti del menù,
assaggiati e commentati da una giuria di assoluta eccellenza: Fausto Arrighi direttore emerito della Guida Michelin, Marco Colognese della Guida de l'Espresso, Daniele Gaudioso dell’Accademia Italiana della Cucina e Gambero Rosso, e Lamberto Mazzotti direttore di Gustando.
La tensione nel backstage era palpabile; lungi dall'essere realmente coinvolti in una sfida, tutti si sono sentiti come studenti all'esame di maturità.


Il miglior giudizio è andato alla preparazione ritenuta più completa, meglio presentata e posta nel menù: i cantucci all'olio col vinsanto delle socie Aurora Cortopassi ed Antonella Marconi. Per ciascuno degli altri, tuttavia, non è mancata l'occasione di fare tesoro del commento della “severa” giuria, per migliorare il proprio modo di pensare e preparare un menù corretto e ben composto; grande, dunque, l'opportunità per crescere che questa lezione ha offerto a tutti noi.
All'intera brigata cuochi del ristorante è rimasto poi il gravoso compito di preparare lo stesso menù per tutti gli ospiti della serata.

Per concludere, ultimo ma non meno importante è stato il nostro percorso di degustazione, muovendoci sul territorio davvero vario e affascinante dei colli euganei, dove la pianura un pochi chilometri si fa quasi montagna e il paesaggio racchiude tesori naturali e architettonici di prim’ordine.


Il nostro tour ci ha portato a prima al Frantoio Colli del Poeta, dove il signor Luciano ci ha spiegato le
modalità di coltivazione degli ulivi e di trasformazione delle olive in olio, poi a Galzignano, presso il frantoio e la società agricola Il Pianzio, dove la famiglia Selmin ha accompagnato i palati meno avvezzi alla degustazione dei suoi raffinatissimi oli e dei pluripremiati vini.
L’itinerario si è concluso a Luvigliano di Torreglia, presso l'Azienda agricola IF-ZEN, dove i vini Maeli, insieme ai loro ricercati mieli, ci hanno deliziati, in una location dal panorama mozzafiato.




L'AIFB anche questa volta raggiunge appieno la realizzazione degli scopi che hanno portato alla sua nascita: offrire ai soci reali occasioni di approfondimento della cultura gastronomica e dell'eccellenza italiana, anche negli aspetti che le sono di corollario, come quelli artistici e storici. Un particolare ringraziamento da parte di tutti, va alle famiglie Legnaro Corso, per prezioso il supporto offerto, che ha reso possibile tutto questo.

Acqua&Menta - Cinzia Donadini

I Primi d'Italia: AIFB e LaZero

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http://www.iprimiditalia.it/images/img_testata.jpg


http://lazero.eu/ 

In occasione della più importante manifestazione annuale dedicata alla pasta, abbiamo la possibilità di avere n.5biglietti riservati agli associati AIFB per Domenica 28 Settembre ore 16:00 presso la sala conferenze denominata UNIVERSITÀ DELLA PASTA a Foligno (PG). I biglietti sono messi a disposizione dall'azienda Pasta&Pasta che produce LaZero, una pasta innovativa studiata in collaborazione con alcune prestigiose Università italiane, tale da essere definita alimento funzionale ufficialmente riconosciuto come benefico per la salute (colesterolo, diabete, sovrappeso). L'azienda è lieta di ospitare n.5 soci al convegno/lezione "LaZero, il gusto di mangiare sano", omaggiando gli intervenuti di alcuni campioni di pasta oltre che del biglietto per la degustazione.
La data è dunque DOMENICA 28 Settembre ore 16.00 a Foligno: chi vuole partecipare e riservarsi il posto deve semplicemente scrivere IL PRIMA POSSIBILE un'email all'indirizzo partecipo@aifb.it, specificando i propri dati e il numero di tessera AIFB. 
Vi aspettiamo!

Newsletter di Settembre

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Cari soci, la newsletter di Settembreè appena stata inviata: le novità sono tante, interessanti ed importanti! 
Vi preghiamo di controllare la vostra casella di posta ed eventualmente anche lo spam: se la newsletter non fosse arrivata, vi preghiamo di segnalarceloscrivendo all'indirizzo info@aifb.it oppure nellapagina facebook ufficiale dell'associazione, in modo da darci la possibilità di risolvere.
A breve saranno pubblicati qui sul sito tutti i post relativi alle specifiche degli eventi in programma.

Grazie per la collaborazione.

Il Consiglio AIFB

Taormina Gourmet 2014: vi aspettiamo!

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http://www.taorminagourmet.it/

TAORMINA (ME), 18/20 OTTOBRE

Questa nuova interessantissima occasione di incontro è stata resa possibile grazie all'impegno della nostra socia Clara Minissale, giornalista e collaboratrice di Cronachedigusto.it, che si è data da fare affinché questa bella manifestazione vedesse anche il coinvolgimento dell'aifb. A Clara va il sentito grazie del Consiglio e, ci permettiamo di dire, di tutti i Soci, perché iniziative come questa inneschino quel processo di partecipazione e spirito d'iniziativa che tanto auspichiamo, e su cui si basa il vero spirito associativo.

E dunque, abbiamo la possibilità di riservare ai soci AIFB l'ingresso gratuito al TAORMINA GOURMET: ci si prenota inviando un'email all'indirizzo partecipo@aifb.itentro il 10 ottobre 2014.

La logistica è la seguente:
- ci saranno 5 cooking show al giorno tenuti da chef di fama nazionale ed internazionale, ai quali potranno accedere due soci; in totale la manifestazione dura tre giorni;
- se ci fossero più di due persone interessate alla stessa giornata, dovranno alternarsi durante i cooking show;
- occorrerà relazionare l'evento in diretta sui social network e alla fine con un post sul proprio blog; questo presuppone necessariamente di avere tablet o cellulare con collegamento al web;
- nella richiesta di adesione, vi preghiamo di specificare in quale giorno vorreste essere presenti.

Il programma definitivo sarà presto online QUI, perciò tenete d'occhio la pagina se volete scegliere il giorno in cui vi farebbe piacere essere presenti.
Se qualcuno avesse bisogno di fermarsi per la notte, c'è un elenco di hotel convenzionati con la manifestazione: siamo a disposizione per darvi ogni aiuto.
VI ASPETTIAMO!

COMUNICATO STAMPA:

Evo Taormina Gourmetè un evento ideato e organizzato da Cronache di Gusto, il giornale on line diretto da Fabrizio Carrera che, ormai da diversi anni, organizza una serie di manifestazioni rivolte agli addetti ai lavori e agli appassionati del settore eno-gastronomico sia in Sicilia che nel resto d’Italia.
La manifestazione, rivolta al mondo del trade, ai giornalisti italiani e stranieri ma anche agli appassionati, si svolgerà il 18, 19 e 20 ottobre all’Hotel San Pietro di Taormina.
È prevista la partecipazione di oltre quaranta tra degustazioni di grandi vini italiani e stranieri; una maxi degustazione con i vini di oltre cento cantine e alcuni tra i prodotti agroalimentari d'eccellenza d'Italia; i forum per conoscere gli scenari in vista di Expo e le prospettive del vino italiano; gli aperitivi d'autore con i cocktail i tendenza.
Inoltre, nelle tre giornate, saranno organizzati quindici cooking show che avranno trai i protagonisti alcuni tra gli chef più noti d’Italia. Tutti i partecipanti al cooking show potranno fare un assaggio del piatto preparato al quale sarà abbinato un vino e interagire con lo chef.
Alla manifestazione è prevista la presenza di alcuni dei giornalisti di settore più importanti al mondo che non solo racconteranno l'evento ma parteciperanno attivamente alle degustazioni.
Per maggiori info:
www.taorminagourmet.it
www.cronachedigusto.it

Primo Raduno AIFB: Siena, 28/30 Novembre 2014!

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Foto di Patrizia Malomo


E' giunto il momento finalmente di incontrarci, di conoscerci, di fare il punto sulla nostra Associazione a poco più di nove mesi da quel Febbraio 2014 in cui abbiamo cominciato un bellissimo percorso insieme, tutto ancora da vivere e da arricchire di esperienze e contenuti.
Sarà un momento di festa ma anche di formazione: approfondiremo alcuni temi fondamentali con relatori ed ospiti eccellenti - alcuni dei quali saranno annunciati a breve... - avremo modo di confrontarci e di impostare i prossimi importanti mesi, nell'obiettivo sempre fondante della crescita culturale cui aspiriamo. 
Tutti i soci hanno ricevuto via email il form da inviare per aderire all'incontro: dunque vi aspettiamo a Siena, vi aspettiamo tutti!



PROGRAMMA "AIFBeFOOD2014"

VENERDI' 28 NOVEMBRE

- Presso la Sala Sociale di Chiantibanca: Premiazione Contest AIFB/Girolio #imagnifici6 ed apertura Celebrazioni del Ventennale Associazione Nazionale Città dell'Olio.

- DOPPIO FUOCO: Cooking show e sfida tra lo chef Filippo Saporito (ristorante La Leggenda del Frati) e la presidente Anna Maria Pellegrino, aperto solo alla stampa ed ai soci AIFB

Segue Light dinner degustazione, offerto dal Consorzio Agrario

SABATO 29 NOVEMBRE

- Inizio Assembleapresso la Sala Riunioni Consorzio Agrario: "AIFB: facciamo il punto. bilanci e futuro della nostra Associazione".

- 1° INTERVENTO: "Scrivere di cibo (con prova pratica)" (relatrice Stefania Barzini)
PRANZO: lightlunch con prodotti del Consorzio Agrario

- 2° INTERVENTO – "Cooking show e l'ansia da prestazione" (relatrice Anna Maria Pellegrino)

- 3° INTERVENTO "Impiattamento: perché un cibo buono deve essere anche bello" (relatrice Roberta Restelli)

- 4° INTERVENTO: "FoodBlogger, ottimizzare social media & SEO per ottenere il meglio dai propri post" (relatore Claudio Gagliardini)

Segue CENA SOCIALE con ospiti eccezionali...

DOMENICA 30 NOVEMBRE
Mattinata libera alla scoperta di Siena.

L'Associazione che c'è

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L'etica che non c'è” era il titolo della prima articolata risposta a chi aveva accolto la nascita dell'AIFB con scetticismo, ilarità e nefasti presagi: erano i tempi dell'entusiasmo e della pazienza e per questo avevamo dato ascolto a tutte le critiche, cercando di chiarire dubbi, domande e perplessità, dalle più legittime alle più banali.
Oggi, a poche settimane dal nostro primo raduno, torniamo in argomento: l'entusiasmo, se possibile, è ancora maggiore, alimentato da un numero di soci sempre in aumento e da una credibilità con l'esterno attestata dal livello della nostra attività, che ci ha visti al fianco di interlocutori di assoluto rispetto (Associazione Nazionale Città dell'Olio, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, La Stampa Academy, Tipici dei Parchi, ISPO, I Primi d'Italia, Vinitaly, Garofalo, EXPO2015, Cronache di gusto, Granarolo, Venchi ecc...), con i quali si sono instaurati rapporti di reciproca stima. Facciamo dunque il punto su alcuni aspetti che a qualcuno sembrano ancora poco chiari.

Cos'è l'AIFB? 
E' un'associazione cui i food blogger interessati possono liberamente scegliere di appartenere. Basta leggere lo statuto, riconoscersi in quei principi e impegnarsi nel dare il proprio contributo alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del nostro paese e alla diffusione della buona cultura culinaria.

Tutti i food blogger sono ammessi?
Non tutti. Ci siamo, infatti, trovati a dover dire alcuni "no". Quando un food blogger chiede di associarsi, il suo blog viene valutato dal consiglio e se emergono contenuti palesemente in contrasto con i principi statutari, si respinge la richiesta.

L'AIFB è una sorta di sindacato o si ripromette di rappresentare la categoria?
No: non siamo un sindacato né pretendiamo di rappresentare tutti i food blogger. Siamo un gruppo di persone animate dagli stessi intenti: crediamo che il food blogger debba crescere, anche dal punto di vista della "credibilità" e dell'identità del proprio ruolo, e fare la sua parte nel contribuire alla valorizzazione della cultura del buon cibo. Nessuno è obbligato a fare questo cammino con noi. Crediamo però che insieme, e forti di un'interfaccia istituzionale, si possa fare molto di più che non come singoli individui.

Perché nella pagina "chi siamo" sono riportati i profili dei soci fondatori?
Perché all'inizio l'associazione era composta solo dai soci fondatori, che hanno avviato il progetto investendo tempo, denaro e impegno in prima persona. Soprattutto, i soci fondatori sono responsabilicivilmente per il proprio ruolo, pertanto devono essere rintracciabili e identificabili. I siti di moltissime associazioni sono strutturati in questo modo.

Si può essere espulsi dall'associazione?
. In tutti i casi in cui un socio tenga una condotta ritenuta lesiva dell'immagine dell'associazione, lo statuto prevede l'esclusione.

Ma chi ci guadagna qualcosa?
Dal punto di vista economico, nessuno. Dal punto di vista culturale, tutti.

In conclusione, ci proponiamo di creare occasioni di formazione che vanno intese solo nei termini di un investimento: nelle nostre risorse, nella nostra passione, in un futuro che è tutto da costruire ma che per noi, oggi, ha una direzione chiara e sempre più condivisa. Tutto ciò è reso possibile grazie all'impegno, concreto e reale, che tutti gli associati stanno dimostrando in questi pochi mesi di vita, e grazie ad un'Associazione che non c'era e che oggi c'è, più consapevole e più determinata che mai.

Il Consiglio AIFB

#DolcementePisa il blog tour in anteprima

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ANTEPRIMA DOLCEMENTE PISA 24-26 OTTOBRE 2014

Una nuova opportunità per AIFB e i suoi Soci. Un'anteprima di Dolcemente Pisa: l’evento dedicato alla pasticceria artigianale della tradizione italiana che si svolgerà sabato 22 e domenica 23 novembre alla Stazione Leopolda di Pisa e che quest’anno avrà come tema centrale la pasticceria con le spezie, magiche essenze presenti in moltissime preparazioni, ma non tutte conosciute.

Un blog tour che parte venerdì 23 ottobre e che preannuncia la manifestazione ufficiale. I nostri Soci, insieme ad un gruppo di travel blogger, saranno accompagnati a conoscere alcune delle meravigliose preparazioni dolciarie del territorio pisano incontrando direttamente coloro che le producono. Dalla torta co' bischeri, al gelato artigianale passando per i laboratori del cioccolato.




Ma Pisa non sarà solo il set per questa incredibile esperienza del gusto. Un tour culturale attende i partecipanti durante il quale si visiteranno le mostre Amedeo Modigliani et ses amis, allestita presso Palazzo Blu dove viene raccontato il genio livornese e Angelidi Igor Mitoraj, artista polacco recentemente scomparso, organizzata dall’Opera della Primaziale Pisana che per la prima volta espone opere di un artista contemporaneo in piazza Duomo.

Ad ospitare i Soci AIFB sarà l'hotel Bagni di Pisa, storica residenza termale d'epoca immersa nel Parco degli Ulivi che vide ospiti illustri come Giorgio IV d'Inghilterra, Vittorio Alfieri, Gustano di Svezia e carlo Goldoni. La Spa con le sue acque termali offrirà un angolo di benessere e relax di grande livello.



Seguiteci su Twitter  durante il prossimo fine settimana, l'hastag sarà #DolcementePisa, naturalmente!

Girolio d'Italia: due tappe da non perdere!

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1) TREVI, 2 novembre

Photo credits: sito web del Comune di Trevi


Cari Soci, il prossimo 2 novembre si svolgerà a Trevi, in Umbria, un’altra tappa di Girolio d’Italia organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio che quest’anno festeggia 20 anni della sua fondazione. Trevi  è uno dei luoghi “storici”  per la promozione e valorizzazione dell’extravergine d’oliva e quest’anno sarà l’unica tappa umbra del Girolio d’Italia.
Nella giornata del 2 novembre, CINQUE food blogger dell’AIFB saranno ospiti degli organizzatori e potranno partecipare a più di un’iniziativa nata per far conoscere questo territorio e i suoi prodotti eccellenti.
L’invito a passare la giornata a Trevi è rivolto come sempre a tutti i soci, ma visto che di una giornata si tratta, i soci che abitano vicino sono privilegiati per ovvi motivi.
Ecco il programma della giornata:

- Ore 9.00 Piazza Garibaldi – Navetta gratuita per le Canapine di Trevi
Passeggiando per le Canapine: approfondimento sul Sedano Nero per campi, come si interra e si produce il Sedano Nero di Trevi.
- Ore 11.00 Taverna Terziere del Piano
Laboratorio di Cucina: Sedano Nero e dintorni a cura dei Progetti Zon@Ambiente e TreviAmbiente
- Ore 15.30 Museo della Civiltà dell’Olivo
Visita guidata gratuita del Museo della Civiltà dell’Olivo
- Ore 15.30 - 18.30 Palazzi&Gusti
Degustazioni di Presìdi Slow Food, di vini umbri e Olio extravergine di Oliva delle colline di Trevi in abbinamento a momenti musicali
Chi è interessato a partecipare è pregato di mandare la mail al solito indirizzo partecipo@aifb.itentro lunedì 27 ottobre.

***

2) IMPERIA, 15 e 16 novembre

Photo credits: wikipedia


Il 15e il16 novembre si svolgerà la tappa successiva del Girolio, questa volta a Imperia, da quattordici anni luogo per eccellenza della promozione dell’olio extravergine di oliva e delle eccellenze agroalimentari della Provincia di Imperia e della Regione Liguria grazie alla manifestazione Olioliva, che raduna ogni anno circa 200 stand di olio e prodotti tipici del territorio. In programma c’è anche il Forum Dieta Mediterranea che dal 2010 si svolge in contemporanea con OliOliva abbinando alla promozione dei prodotti, la divulgazione culturale e medico-scientifica dell’aspetto salutistico della “Dieta Mediterranea”.
Per QUATTRO food blogger dell’AIFB gli organizzatori hanno preparato un programma studiato ad hoc, che inizia nel pomeriggio del 15 novembre e finisce il giorno successivo dopo pranzo. I food blogger arriveranno a Imperia con mezzi propri e durante i due giorni saranno ospiti degli organizzatori. La sistemazione sarà in camere doppie.
Questo è il programma:

- Sabato 15 novembre: arrivo dei Food Blogger a Imperia in tarda mattinata e trasferimento in hotel.
Ore 15.30 circa inizio attività:
1° gruppo (2/3 Food Blogger): Ristorante Chez Bracciaforte – Imperia Oneglia
2° gruppo (2/3 Food Blogger): Ristorante I Cacciatori – Imperia Oneglia
Si assisterà alla preparazione di una ricetta tipica ligure a base di olio extravergine di oliva taggiasca
Ore 17.30 circa proseguimento attività:
Unico gruppo: A Sciamadda, Imperia Oneglia
Si assisterà alla preparazione della Farinata, specialità ligure.
Ore 18.30 circa proseguimento e fine attività:
I Food Blogger raggiungono il Ristorante La Ruota, zona Foce Imperia Porto Maurizio, per assistere alla preparazione del rinomato Risotto ai frutti di mare e cena presso il ristorante.
Pernottamento in hotel.

- Domenica 16 novembre:
Nella prima mattinata (ore 09.00/09.30) possibilità di raggiungere Calata G.B. Cuneo per assistere all’arrivo dei pescherecci che vendono il pesce pescato lungo la banchina e passeggiare lungo gli stand espositivi.
A seguire, ore 10.30 circa, trasferimento nel primo entroterra di Imperia, nella località di Chiusavecchia:
1° gruppo: Frantoio Raineri, per la visita al frantoio e piccola degustazione
2° gruppo: Azienda Le Due Mele, per assistere alla preparazione di marmellate e confetture
Al termine delle attività (ore 12.00/12.30), trasferimento a Imperia Oneglia, Calata G.B. Cuneo, per pranzare nella tendostruttura di Olioliva (ore 12.00-14.00) e continuare la visita degli stand.
Fine delle attività.

L’invito è come sempre rivolto a tutti i soci e non soltanto a quelli liguri i quali, stando sul posto,   sono sicuramente avvantaggiati rispetto agli altri.
Mandateci le vostre adesioni all’indirizzo  partecipo@aifb.itentro il 1 novembre.


NB: la partecipazione agli incontri a numero chiuso è come sempre subordinata al rispetto dei criteri di selezione indicato in fondo a questa pagina.

Newsletter di oggi: novità in arrivo!

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Cari soci, abbiamo appena inviato a tutti un'importante newsletter: controllate la vostra casella di posta.
Poiché abbiamo riscontrato qualche problema col nostro provider, vi preghiamo di segnalarci l'eventuale mancato arrivo della news nei seguenti modi:
- scrivendo all'indirizzo info@aifb.it;
- segnalandolo nellapagina facebook ufficiale dell'associazione;
- commentando questo post.
Vi consigliamo in ogni caso di inserire i tre indirizzi aifb come contatti all'interno delle vostre rubriche email, onde evitare che le comunicazioni finiscano nello spam.

Grazie per la collaborazione.

Il Consiglio AIFB

Direzione Dolcemente 2014 - Leopolda Pisa

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Il fine settimana appena trascorso ha visto partecipare i soci AIFB al blog tour organizzato per presentare la IX edizione della manifestazione Dolcemente che si svolgerà sabato 22 e domenica 23 novembre presso laLeopolda di Pisa.
Il programma, già anticipato qui, è stato ricco e interessante, a disposizione degli associati un trattamento impeccabile. A ospitarli è stato il Resort Bagni di Pisa, un elegante hotel cinque stelle a San Giuliano Terme a pochi chilometri da Pisa, Lucca e Livorno. Una villa settecentesca composta da 61 tra stanze e suite, tutte riccamente arredate e dotate di ogni comfort.


Nella struttura si trovano le terme di San Giuliano, antico complesso termale recentemente restaurato e ampliato con i nuovi bagni di Levante, un'area dedicata all'acqua termale che ha come punto centrale la vasca della Sala del Pozzetto intorno alla quale si trova un percorso benessere ricco di proposte. Qui i soci si sono rilassati, immergendosi nelle acque termali del Salus par Aquam, godendo di alcuni trattamenti specifici nei bagni di Ponente, sempre coccolati da personale premuroso e professionale.





L'hotel ha al suo interno il ristorante Dei Lorena e la cena è stata l'occasione per degustare un menù a base di pesce, giocato sull'equilibrio dei sapori e sulla leggerezza, accompagnato da una Vernaccia di San Gimignano. La serata è trascorsa piacevolmente insieme alla compagnia di Giovanna Pioli, sales & marketing Manager del Resort.

Per gli appassionati di cibo e territorio il giorno successivo il tour è proseguito all'interno della provincia pisana facendo tappa presso l'azienda agricola Il Frantoio di Vicopisano, a conduzione biologica certificata e visitando il piccolo laboratorio della Casa del Prosciutto, a Gello di San Giuliano (PI). In questa gastronomia gestita da due fratelli che hanno saputo dividersi fra produzione salata e dolce, Michele ha mostrato ai partecipanti la preparazione di un dolce pisano dal nome goliardico, la torta co' bischeri.



Tra una degustazione e l'altra per il pranzo i soci sono stati ospiti del ristorante Squisitia, all'interno del design hotel San Ranieri di Pisa. Un menu a base di piatti e prodotti tipici, dalla cecina con il mucco pisano, bovino locale che da una ventina di anni si sta cercando di valorizzare, al risotto con porcino e crema di pecorino toscano, fino ad arrivare alla ricotta arricchita da miele di spiaggia del parco di san Rossore.

La città di Pisa ospita in questo periodo due interessanti mostre: Modigliani et ses amis, dedicata all'artista livornese presso Palazzo Blu e Angelidi Igor Mitoraj, allestita all'interno dell'Opera della Primaziale Pisana in piazza dei Miracoli. Questo nuovo spazio espositivo dedicato all'arte contemporanea è stato inaugurato proprio con questa emozionante personale, pensata come una rappresentazione teatrale, diretta da Alberto Bartalini. Ad accompagnare il gruppo è stato uno dei curatori, Ilario Luperini, che ha spiegato i criteri di allestimento e la poetica di Mitoraj permettendo una visione a 360° dell'artista contemporaneo da poco scomparso. AIFB garantisce: imperdibile!
La mostra continuerà fino al 15 gennaio 2015 (biglietto intero 3 euro).



Intorno alla tavola del Ristoro Il Giardino Nascosto di Coltano (PI) è terminato il tour. Immersi in una pineta all'interno di un piccolo e curato locale, il pranzo  è stato a base di piatti della tradizione toscana che hanno lasciato un piacevole ricordo che si è aggiunto agli altri e di cui i soci ci racconteranno nei prossimi giorni.

AIFB ringrazia  Martina Di Colo, responsabile comunicazioni e relazioni esterne di Dolcemente Pisa e Kinzica Sorrenti, blog tour leader.


Taormina Gourmet 2014: i punti chiave

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Capone marinato in tre modi

Dal ricco calderone di TaorminaGourmet2014 vogliamo estrapolare un paio di concetti chiave sui quali si potrebbe ragionare per ore. Senza nulla togliere a tutti coloro che hanno dato il proprio prezioso contributo alla manifestazione, vorremmo partire dalla "lezione di cucina numero zero" di Fabio Picchi, e dalla presentazione di Andrea Ribaldone per fare alcune riflessioni e, possibilmente, aprire un dibattito.


Primo tema: il cibo come esperienza


Fabio Picchi

Quanti di noi si sono in qualche modo emozionati alla vista di un bel dolce, nel sentire il profumo del soffritto, nel gustare un piatto prelibato? E quanti di noi invece si emozionano al fruscìo delle banconote? Picchi parte da questo paragone per aprire l'accesso alla cucina come esperienza a tutto tondo, come momento di emozione. In Italia non c'è, a differenza che in Francia, la cultura dell'esperienza gastronomica nel grande ristorante. Se escludiamo gli appassionati che non si fanno alcuno scrupolo ad investire tempo e denaro al ristorante, tutti gli altri non si premiano una volta tanto con una bella cena. Tutti gli altri non cercano l'esperienza emozionale e/o culturale al ristorante. Non solo: si registra ormai la tendenza a ordinare solo un piatto al ristorante, sì: anche nel "grande" ristorante.
Quali sono le ragioni di questa lontananza fra alta cucina e gente comune, in un paese come l'Italia che fa della buona tavola una delle sue più alte bandiere?
Perché si preferisce premiarsi con un cellulare nuovo piuttosto che con una cena gourmet?


Hamburger di carne d'asino


Secondo tema: tradizione e innovazione

Andrea Ribaldone


Le parole di Ribaldone sono state una ventata d'aria fresca: senza alcuna falsa diplomazia ha puntato il dito - fra le altre cose - contro la tanto proclamata lotta fra tradizione e innovazione in cucina. Anche secondo noi non c'è nulla di più insensato: la cucina è, ed è sempre stata, trasformazione e contaminazione. Trasformazione di materia grezza in qualcosa di più appetibile, tecniche sempre in evoluzione, metamorfosi continua delle presentazioni, cambiamento storico nella percezione del "gusto" (pensiamo ad esempio alla scomparsa delle intense speziature di qualche secolo fa). E poi: contaminazione di ingredienti, importazione ed esportazione di piante e animali, contatti e scambi fra i popoli: tutto questo avveniva quando ci si muoveva su muli, bastimenti e carrozze, figuriamoci adesso. Perciò non si può che affermare che quella che noi percepiamo come "tradizione" lo è solo perché la nostra memoria storica di "umani del nostro tempo" arriva si o no a cinquant'anni fa. Per noi "tradizione"è la zuppa di pane della nonna: un po' poco, temporalmente parlando, rispetto alla storia dell'uomo. E probabilmente c'è bisogno di scrollarsi di dosso la tradizione intesa come elemento statico per considerarla, invece, un terreno fertile da cui far crescere una nuova cucina dinamica e "fresca".
Cosa ne pensate?

Macedonia di frutta e verdura sciroppate, sorbetto di yogurt e basilico


***

Il Direttivo ringrazia sentitamente tutta la redazione di Cronachedigusto.it, in particolare la giornalista e nostra socia Clara Minissale, per aver reso possibile la partecipazione di AIFB ad una manifestazione tanto prestigiosa e ricca di contenuti, che rende finalmente giustizia alle enormi potenzialità del Sud in campo enogastronomico. 

Articolo di Sara Bardelli

Aceto Balsamico e dintorni: un'intervista a La Vecchia Dispensa

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Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

Ci sono cose che lasciano un segno indelebile nei ricordi e nelle emozioni di chi le ha scoperte solo perché, dietro, ci sono persone che le rendono speciali. La passione e la cultura di Roberta e Simone, madre e figlio, sono l'anima di un'azienda che fa della qualità e del rigore i migliori biglietti da visita che si possano presentare.
Ma cos'è esattamente l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena? E quello "non" tradizionale ma solo balsamico?
A due mesi dal blogtour che ci ha portati nelle terre del balsamico, alla scoperta di un prodotto tanto noto quanto controverso dal punto di vista della confusione agli occhi del consumatore, proviamo a fare chiarezza tramite le parole di Simone Tintori, uno dei titolari de La Vecchia Dispensa che con grande disponibilità ci ha ospitati a Castelvetro di Modena.

1) Da qualche anno a questa parte, gli scaffali dei supermercati sono stati invasi di "aceti balsamici" di ogni tipo. Cosa è successo? 
Puro marketing di assalto. Hanno cercato di convincerci che l’Aceto Balsamico è necessariamente meglio dell’aceto di vino. Parliamoci chiaro, in Italia le verdure si sono sempre condite con l’aceto di vino, e anche a Modena (patria del Balsamico) nessuno si scandalizza se si usa semplice aceto sull’insalata! Da produttore di Balsamico la mia risposta è: meglio un buon aceto di vino che un aceto balsamico industriale. Semplicemente il Balsamico lo si è voluto far diventare un prodotto di massa, massificato negli usi e nella produzione, e quindi svilito perché privato del suo valore. Partiamo dalle radici, e da un concetto di base che spesso trascuriamo: il Balsamico non è un prodotto per tutti i giorni e per tutti gli usi. Si chiama Balsamico perché il suo valore risiede nei suoi profumi, invece spesso lo apprezziamo solo per la sua dolcezza. Sbagliato! Altrimenti perché investire anni nell'affinarlo e invecchiarlo se l’unico scopo fosse quello di farlo dolce e denso? Ecco quindi il grande successo delle creme e delle glasse, prodotti a base di Aceto Balsamico, facili, dolci e poco costosi. Nulla di più lontano dalla realtà di un vero Aceto Balsamico. Se guardiamo cosa accade nel mondo della produzione scopriamo poi che i più grandi produttori di Aceto Balsamico di Modena non sono neanche modenesi! Questo perché c’è stata speculazione commerciale, e quindi produzione e commercializzazione di un prodotto senza l’adeguata informazione e formazione dei consumatori. Per riassumere in poche parole: ci siamo dimenticati cos’è un vero Aceto Balsamico. Occorre quindi fare un passo indietro.


Simone Tintori

2) Cerchiamo di fare chiarezza: che differenza c'è fra un Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e un Aceto Balsamico di Modena IGP? 
Ci sono differenze sostanziali tra queste due denominazioni, perché cambiano il processo produttivo, gli ingredienti, e le aree di produzione. Diciamo così: il prodotto IGP è sicuramente figlio della DOP, ma ne conserva solo in parte i caratteri. Partiamo dall’inizio; fino a qualche decennio fa si parlava semplicemente di Aceto Balsamico: lo sfruttamento commerciale sia del nome che l’ampio incremento della produzione industriale del prodotto ha reso necessario fare dei distinguo e caratterizzare i diversi processi di produzioni e di conseguenza le qualità. Il prodotto DOP è ottenuto sempre e solo da un unico ingrediente: mosto cotto d’uva, mentre il Balsamico IGPè prodotto da una miscela di minimo due ingredienti: mosto cotto e aceto di vino. Non mancano poi altri possibili ingredienti come caramello (E150d) e mosto cotto concentrato. Altro aspetto i termini di invecchiamento: la DOP richiede minimo 12 anni di invecchiamento in botti di vari legni, mentre l’IGP prescrive solo un minimo di 60 giorni di legno per la miscela. Passano quindi differenze enormi. Chiariamo un punto però: l’età non assicura nessuna qualità, mai! È un falso mito che infatti è vietato riportare in etichetta sia per il prodotto DOP che IGP. In altre parole diffidare chi vende il Balsamico solo per la sua età: ci sono ottimi balsamici giovani, e pessimi balsamici ultra centenari. Per quanto poi riguarda le aree di produzione l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP si può fare solo nel territorio della provincia di Modena, mentre l’ Aceto Balsamico di Modena IGP è prodotto nelle provincie di Modena e Reggio-Emilia. Altre aree non sono ammesse.

3) In base ai disciplinari, da dove provengono gli ingredienti che compongono l'uno e l'altro aceto?
Per quanto riguarda la DOP gli ingredienti devono provenire dalla sola provincia di Modena, quindi solo uve locali, mentre per l’IGP non sono state imposte limitazioni geografiche. Questo significa che un Aceto Balsamico di Modena IGP deve essere fatto a Modena, ma gli ingredienti possono provenire anche dall’estero. I vitigni sono vari, bianchi e rosso nello specifico diciamo che i più tradizionali sono il Trebbiano di Spagna e il Lambrusco. Piccolo suggerimento: meglio affidarsi ai prodotti biologici, dove possiamo sempre risalire in etichetta all’origine della materia prima: cercare sempre Aceti Balsamico di Modena IGP con sola Agricoltura Italia. Almeno acquistiamo un balsamico con minimo il 95% di ingredienti nazionali. Questo vuole dire anche tutelare la filiera di produzione italiana!


Assaggio di Aceto Balsamico Tradizionale

4) La vostra azienda ha fatto scelte più restrittive rispetto ai disciplinari di produzione? 
Le scelte più restrittive riguardano la produzione IGP: noi ci atteniamo a un metodo che prevede solo uve regionali, e per quanto possibile provenienti dal territorio delle nostre colline modenesi. Abbiamo convertito buona parte della produzione al biologico, non tanto per moda, quanto per garantire maggior rispetto alla campagna e alle viti. Questo si traduce in uve più sane. Inoltre non facciamo uso di caramello e mosto cotto concentrato, questo perché ritengo che non siano ingredienti degni di un vero Aceto Balsamico. Un altro aspetto fondamentale riguarda le nostre botti. Noi non usiamo enormi tini di produzioni, massimo arriviamo a 100 Lt di capacità, questo ci assicura uno scambio ottimale tra prodotto e legno, e assicura nel tempo un buon apporto di profumi“balsamici”. Ci affidiamo poi a barili che tramandiamo da quattro generazioni per avere un perfetto bilanciamento di aromi, quindi mai barili nuovi. Il resto è esperienza e palato, tutto cose che non si imparano a scuola e leggendo un disciplinare.


La bottiglia ufficiale dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP

5) Secondo voi, il consumatore come può tutelarsi dalla confusione ingenerata da queste due denominazioni apparentemente così simili?
Il consumatore, e anch’io mi definisco tale, deve tutelarsi prima di tutto dalle false tutele. Questo vuole dire diffidare sempre, farsi domande e cercare risposte. Nel mondo del Balsamico i consorzi di tutela non fanno abbastanza, e spesso spetta ai produttori farsi carico della comunicazione e formazione. I regolamenti si possono tranquillamente reperire cercando su internet, e credo siamo molto interessanti da leggere (e per niente complessi). Se parliamo di DOP abbiamo prodotti di alta qualità, quindi mi sentirei di dire che quando acquistiamo una bottiglia di Tradizionale nella bottiglia ufficiale disegnata da Giugiaro da 100ml abbiamo sempre prodotti di alta gamma. Ovviamente consiglio di evitare chi “spaccia” Tradizionale in bottiglie diverse da quella ufficiale che non riportano sigilli e adeguati livelli di garanzia. Nel caso invece della denominazioni IGP, ritengo che questa non garantisca livelli accettabili di qualità. L’etichetta frontale risulta poco interessante per recuperare informazioni utili, questo perché il regolamento ha imposto un completo appiattimento dell’etichettatura. Come prima cosa bisogna leggere attentamente gli ingredienti. Secondo me un prodotto di qualità non deve mai contenere caramello (E150d) e mosto cotto concentrato. Quindi la miscela deve essere a base di mosto cotto d’uva come primo ingrediente. Teniamo presente che l’IGP ha anch’esso delle bottiglie di vetro di capacità disciplinate dal regolamento, e infatti generalmente troviamo bottiglie da 250ml, 500ml o da 1 litro. Sicuramente non possiamo trovare prodotti IGP con bottiglie di vetro più piccole di 250ml. Ultimo consiglio, assaggiate il più possibile, pretendete di degustare i prodotti quando vi rivolgete a negozi specializzati. I produttori sono generalmente sempre molto disponibili nel mettere a disposizione il prodotto omaggio per la degustazione, purtroppo però molti negozianti per pigrizia si rifiutano di farlo (piccola tirata di orecchie).

Simone Tintori, La Vecchia Dispensa

http://www.lavecchiadispensa.it/



Articolo di Sara Bardelli

Gli articoli dei soci partecipanti al blogtour (in aggiornamento):
- Nato sotto il cavolo
- BigShade

AIFB e il Master in Food Design

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Si può parlare di cibo, se non si parla solo di cibo.
Questa è la sintesi della conferenza stampa organizzata per la presentazione del 1° Master in Food Design, organizzato a Milano dalla SPD-Scuola Politecnica di Design e dall'Università IULM. Non è un caso che un'iniziativa di questo genere nasca proprio a Milano, luogo per antonomasia del design e della moda e che per 6 mesi la vedrà anche capitale internazionale dell'alimentazione, grazie ad EXPO.
I tempi sono maturi - afferma il Dott. Fusetti, Direttore della SPD - perché il mondo del food richiede con urgenza figure professionali che abbiano una cultura del cibo a 360° e il Master si pone come ambizioso obiettivo, quello di formare una nuova generazione di professionisti, design e manager che sappiano unire le competenze di marketing e comunicazione con la metodologia progettuale e la sensibilità al design.
Lo scopo del master sarà quello di trattare il cibo non solo dal punto di vista del prodotto e della sua trasformazione ma anche di prendere in considerazione tutti gli aspetti collaterali che ad esso sono legati in modo inscindibile come i luoghi del cibo, il design degli oggetti, l'analisi sensoriale, il food marketing, il packaging fino all'enogastronomia, la narrazione del territorio e le strategie di integrazione tra turismo e gusto.
E' un'illusione credere che la nostra esperienza gustativa si limiti solo a ciò che le nostre papille percepiscono: le emozioni che un cibo può regalarci sono fortemente (e spesso inconsciamente) influenzati da una serie di input che non siamo in grado di cogliere  in modo razionale ma ai quali il nostro cervello risponde.
Alla conferenza stampa sono intervenuti relatori illustri che ci hanno consentito un 'assaggio' di quello che sarà il master; vedere seduti allo stesso tavolo il food designer Martì Guixé, il designer Stefano Giovannoni, il gastronauta Davide Paolini, lo chef Davide Oldani,  e lo psicologo Vincenzo Russo non lascia dubbi nel pensare a quanto potrà essere innovativo il percorso.
Questa è l'Italia che impiega bene le proprie risorse per rinnovarsi, che vuole valorizzare il proprio Cultural Brand che si basa su quattro pilastri fondamentali: design e moda, arte e storia, territorio e turismo, qualità del cibo e tradizione culinaria. 

Il master inizierà il 30 marzo 2015, sarà articolato in 11 moduli didattici, ed è rivolto a laureati italiani e internazionali; è prevista una selezione e si svolgerà totalmente in lingua inglese. Vedrà la partecipazione in veste di docenti, di designer, professori universitari, giornalisti, chef, manager e imprenditori protagonisti nei propri ambiti di competenza. 

E siamo lieti di annunciarvi che l'AIFB è stata invitata a tenere una lezione sul tema "Food Blogger"; l'intervento sarà inserito nel Modulo 4 "Food Marketing & Communication".

Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale del Master www.masterfoodesign.com

Le belle iniziative dei Soci Aifb: "Taste Abruzzo, it's Xmas Time"

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Meno di un anno fa Aifb è nata e molte sono le iniziative didattiche, di incontro e di contaminazione, non solo eno-gastronomica, che abbiamo potuto condividere con gli Associati. 
Il desiderio è che le iniziative che di volta in volta diventano realtà siano idee, desideri e soprattutto impegno anche degli Associati che, compreso lo spirito che ci anima, diventino protagonisti nello sviluppare momenti di conoscenza e confronto.

Ecco allora che l'iniziativa di tre associate aquilane, Laura, (del blog Essenza di vaniglia) Claudia (blog Fornelli di salvataggio), e Marianna (blog La Macchiarola) non può che vederci in prima fila per promuovere il contest riportato di seguito nelle sue interessanti linee guida.

Vi riporto di seguito le parole che ci hanno colpito: "Vogliamo far conoscere chi cura e lavora i prodotti della terra nel rispetto dell’ambiente, chi produce oggetti di artigianato unici e legati alle nostre terre, i nostri luoghi da visitare."
Sentimenti in perfetta sintonia con quanto indicato anche nel nostro Statuto.

Il consiglio è quello di partecipare e di condividere con Laura, Claudia e Marianna l'amore per la loro bellissima terra.



Su “Taste Abruzzo, it’s Xmas Time”!
Il 1° contest culinario che premia mettendo in palio un soggiorno per due persone in Abruzzo.

La redazione diTaste Abruzzo, dove il sapore incontra la naturaha pensato di rendere omaggio a questo periodo pre-natalizio con il suo 1° contest, interamente dedicato alla Cucina delle Feste.
Ormai a novembre possiamo già parlare di Natale, anzi, in un certo senso dobbiamo farlo visto che si inizia a pensare ai regali da fare, agli addobbi da preparare e, soprattutto, ai piatti da realizzare coscienti del fatto che ci aspettano giorni di Festa importanti.
Quindi, iniziate a tingere le vostre tavole di rosso, oro e bianco e munitevi di creatività, passione e di ingredienti perché c’è da partecipare a: Taste Abruzzo, it’s Xmas Time!
E già che ci siete, tenete pronta anche la valigia perché “Taste Abruzzo, dove il sapore incontra la natura” è un progetto, un sito e un’unione di intenti tra blogger che nascono e crescono orgogliose e consapevoli di appartenere a una terra meravigliosa.
Ecco perché, per chi decide di partecipare, in palio c’è la possibilità di vincere un weekend in Abruzzo presso la Country House Casale Centurione e 10fantastiche Mug della designer Paola Mucci e del Graphic Artist Mauro Forte di AbruzzoCreativo!
Il contest è organizzato con la loro preziosa collaborazione, e con dei giurati molto speciali che giocano un ruolo fondamentale: quello della scelta del vincitore finale.
Di seguito, vi presentiamo chi dovranno conquistare chi decide di partecipare:
Annamaria Pellegrino: Presidente AIFB - Associazione Italiana Food Blogger cuoca e autrice del blog “Lacucinadiqb
Giulia Scarpaleggia: autrice libri di cucina e del blog “Juls’ Kitchen
Vatinee Suvimol: avvocato e autrice del blog "A Thai Pianist" 
Monica Zacchia: direzione TG5 e autrice del blog "Dolci Gusti"
E ora che saprete chi vi giudicherà, ecco tutto quello che dovete sapere per partecipare al 1° Contest “Taste Abruzzo, it’s Xmas Time!”.
IL TEMA DEL CONTEST
Il pranzo di Natale. La famiglia e le persone a noi più care sono sedute a tavola desiderose di iniziare a banchettare e voi, che vi siete prodigate tutta la mattina, non vedete l’ora di farli felici e satolli.
A differenza della cena della Vigilia, che tradizionalmente è a base di piatti di pesce, il Pranzo di Natalepermette di esprimerci al meglio, quindi, che siano verdure, carne, dolci, frutta o altro non importa. Preparate per noi un piatto speciale, purché ci sia almeno uno di questi ingredientiche, nelle cucine abruzzesi, non mancano mai!
      Spezie. La spezia più nota e conosciuta d’Abruzzo è lo Zafferano. I fiori vengono raccolti a mano, uno a uno, la mattina molto presto e con una grande delicatezza per non rovinare gli stigmi che vengono raccolti fiore per fiore, e in seguito fatti seccare. Lo zafferano è utilizzato in cucina per il suo bel colore giallo-arancione che dona ai piatti, ma anche per il suo sapore avvolgente e aromatico. Prima di incorporarlo, bisogna preparare un'infusione con un liquido caldo: acqua, vino, brodo, latte o altro liquido, di modo che possa liberare il suo colore e il suo aroma.
      Legumi.Fagioli, lenticchie, cicerchie, ceci, piselli e lupini sono i legumi che storicamente non sono mai mancati nei campi e nelle dispense delle famiglie abruzzesi.
      Cereali.Farro e grani speciali che, di recente, vengono riscoperti e valorizzati, tornano a far parte della tradizione contadina, delle nostre terre e, quindi, tornano sulle nostre tavole. Farro quindi, ma anche saragolla, solina, e ancora grani antichi, che si trasformano in pregiate farine, o semplicemente usati interi come basi per zuppe e minestre.
      Miele.Il miele abruzzese ha il sapore e il profumo delle piante della regione. Ne esistono molte varietà diverse per consistenza e gusto. Si distinguono il miele di Santoreggia dalla consistenza morbida e dall’inconfondibile aroma, il miele di Sulla dal colore chiaro tipico dell’omonimo fieno, il miele di Girasoledal colore giallo e dal sapore delicato, il miele di Lupinella dal sapore e l’odore delicato di fieno, il miele di Acacia aspetto liquido, di colore pagliarino chiaro, profumo fine e dal sapore dolce e delicato, il miele di Castagno dal colore ambrato e dal retrogusto leggermente amarognolo, e poi c’è il tipico e ottimo miele multiflora di montagna prodotto sui pascoli del Parco Nazionale della Maiella e del Parco Nazionale del Gran Sasso e monti della Laga.
  Frutta secca. Mandorle Noci e Nocciole. Raccolta ogni autunno nei boschi d’Abruzzo, che ne sono ricchi e generosi custodi, la frutta secca a Natale la fa da padrona in tanti dolci di tradizione o un po’ rivisitati, o anche da sola in cesti di vimini portati a tavola con fierezza per concludere i pasti delle feste. La curiosità e la voglia di sperimentare ci porta ad accostare nocciole, noci e mandorle ai più diversi alimenti, o a trasformarli in modo originale.


IL PERIODO DEL CONTEST

Il contest avrà inizio il 10 novembre e durerà un mese, fino al 10 dicembre, in questo periodo potrete inviarci la ricetta con le quali vorrete partecipare alla manifestazione.

I 10 semifinalisti, vincitori delle MUG di AbruzzoCreativo, saranno decretati dalla Redazione e dai Collaboratori di Taste Abruzzo e annunciati entro il giorno 15 dicembre sul:
      sito ufficiale di Taste Abruzzo e sui suoi relativi canali social
      sui canali social di AbruzzoCreativo.


A CHI E’ RIVOLTO

Il contest è rivolto a tutti coloro che hanno un blog da più di un anno. Non importa che sia di cucina o meno, il Natale è di tutti e poi, in questo periodo siamo tutti più buoni, giusto?
Perciò, se hai voglia di stupirci o di cimentarti in qualcosa di nuovo e speciale, questo è il momento giusto per farti avanti.
Come si partecipa
      Scegli un ingrediente tra i 5 indicati;
      Crea e realizza la tua ricetta per il Pranzo di Natale;
      Scatta le foto;
      Scrivi il post;
      Pubblicalo sul tuo blog;
      Linka il post tra i commenti della pagina dedicata al contest sul sito di “Taste Abruzzo, dove il sapore incontra la natura”
      segui “Taste Abruzzo, dove il sapore incontra la natura” almeno su uno dei suoi canali social: Facebook, Twitter, Instagram. 
Vincerà, chi conquisterà la Giuria per:
      Attinenza al tema e Valorizzazione del prodotto;
      Qualità e appetibilità della foto;
      Armonia degli elementi;
      Ricetta e Racconto interessanti 
I vincitori
Tra tutte le ricette che perverranno, la Redazione con l’aiuto dei 7 collaboratori di “Taste Abruzzo, dove i sapore incontra la natura” farà la prima selezione che arriverà a decretare i 10 semifinalisti, ciascuno dei quali vincerà una fantastica MUG firmata AbruzzoCreativo.
Tra questi, a insindacabile giudizio della Giuria, sarà decretato il Vincitore Assoluto che vincerà un soggiorno in abruzzo, valido per due persone, presso la Country House Casale Centurione.
Il REGOLAMENTO GENERALE disponibile sul sito. 

Newsletter: novità e progetti!

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Cari soci, abbiamo appena inviato a tutti una newsletter molto importante: vi preghiamo di controllare la vostra casella di posta.
Vi chiediamo di segnalarci l'eventuale mancato arrivo della news nei seguenti modi:
- scrivendo all'indirizzo info@aifb.it;
- segnalandolo nellapagina facebook ufficiale dell'associazione;
- commentando questo post.
IMPORTANTE:
Vi consigliamo di inserire i tre indirizzi aifb come contattiall'interno delle vostre rubriche email, onde evitare che le comunicazioni finiscano nello spam.

Grazie per la collaborazione!

Il Consiglio AIFB
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